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AVIS Vignola, La Storia

La sezione di Vignola è sorta nel 1954 per volontà di alcuni donatori iscritti all’Avis di Modena dietro suggerimento del primario chirurgo prof. Umberto Cuccioli e con l’incitamento e la guida del dott. Luigi Selmi che ne fu presidente fino alla morte avvenuta prematuramente nel 1987.

Essa può definirsi ‘ospedaliera’ in quanto nell’ospedale di Vignola ebbe la sua nascita, in ospedale ebbe per molti anni la sua sede, in ospedale ebbe molti dei suoi dirigenti, dal presidente dott. Luigi Selmi ai segretari rag. Savio Burzacchini e Dino Fiorini, dai propagandisti agli operatori.

La costituzione ufficiale della sezione risale al 6 maggio 1954 quando Umberto Muratori, Elena Soli, Paola Pozzi, Alice Graziosi, Arturo Gozzoli, Guido Musiani, il rag. Francesco Montanari fu Coriolano, Giorgio Rossi, Francesco Montanari fu Girolamo, Bernardino Gombia, Ermanno Fabbri, Gino Cecoli, Adalgiso Rabitti, il dott. Luigi Selmi e il dott. Luciano Leonelli si recarono presso il notaio Antonio Roli per sottoscrivere l’atto notarile che sanciva la nascita della sezione vignolese.

In tale occasione venne formato il primo consiglio direttivo che vide quale presidente il dott. Luigi Selmi, vicepresidente Francesco Montanari fu Girolamo, amministratore Arturo Gozzoli, e consiglieri Paola Pozzi, Ermanno Fabbri, Gino Cecoli.

Il collegio dei revisori dei conti fu composto da Giorgio Rossi e Francesco Montanari fu Coriolano. Probiviri furono eletti Adalgiso Rabitti, l’avv. Gianni Tolomelli e il dott. Attilio Neri. Direttore sanitario dott. Luciano Leonelli.

Questo primo gruppo di attivisti era animato da una grande carica di umanità sviluppata e messa alla prova dal dinamismo, dalla generosità, dalla bontà, e dalla irruenza del dott. Luigi Selmi, aiuto ospedaliero in un primo tempo e successivamente medico condotto.

La sua capacità organizzativa e il suo spirito tipicamente “avisino” hanno portato la sezione a valori ed a risultati non inferiori ad altre sezioni della Provincia.

Infatti nel 1954 i donatori della sezione erano circa 40 e le unità raccolte circa 200. L’assidua attività svolta portò, nel 1974, il numero dei donatori a 541 e le donazioni a quota 718.

Ben presto altri dirigenti entrarono nel consiglio per dare il loro valido contributo. Tra gli altri ricordiamo i vari segretari succedutisi: Bruno Grandi, impiegato dell’ospedale, che rimase in carica fino al 1957; Nino Carboni il quale ricoprì tale incarico fino al 1962; Savio Burzacchini, vicepresidente fino al 1987 quando subentrò Dino Fiorini. Altra figura preziosa per la sezione è sempre stato Dino Mussi che ha mantenuto i contatti con le sezioni gemellate.

L’amministrazione ospedaliera, dal canto suo, è sempre stata prodiga di aiuti ai donatori, soprattutto all’uscita della legge 592 che prescriveva visite ed esami di idoneità e controlli annuali a tutti i donatori.

Di pari passo anche la Cassa di Risparmio di Vignola di cui il dott. Selmi era consigliere, intervenne a sostenere la sezione contribuendo alla propaganda ed al potenziamento della sezione stessa.

Con questi potenziali e sulle linee direttive dell’Avis provinciale, la sezione di Vignola si è sviluppata sia dal lato numerico – organizzativo che qualitativo.

Valida è stata poi l’opera del direttore sanitario e dirigente del laboratorio analisi dott. Giuseppe Vaccari, che ha reso possibile l’esecuzione annuale degli esami ai donatori e quella del dott. Fausto Grandi per lungo tempo stimato responsabile sanitario della sezione.

I dirigenti avisini sono riusciti a coinvolgere nelle tematiche avisine il mondo della scuola con l’interessamento dei docenti e degli allievi, il mondo dello sport con tutte le sue possibilità e specialità, l’ambiente “giovani”, il più sensibile e promettente della società e quello ricreativo con manifestazioni varie e multiformi. La raccolta periodica del sangue è stata regolarmente svolta dalla equipe provinciale in perfetta collaborazione con i dirigenti della sezione. Un traguardo ambito è stato raggiunto con l’acquisizione di una nuova sede all’esterno dell’ospedale messa a disposizione dall’Amministrazione comunale, situata nello stabile che ospita buona parte del volontariato vignolese, nella quale la gestione generale, l’assistenza sanitaria e la raccolta del sangue è diventata ottima sotto tutti i punti di vista.

Nel 1987 la sezione ha perduto prematuramente il suo presidente e fondatore. La scomparsa del dott. Luigi Selmi ha lasciato un grande vuoto non solo nella sezione ma nell’intera Avis provinciale modenese della quale era stato dirigente ai vari livelli.

A lui è subentrato Giuseppe Mattioli, medaglia d’oro ed iscritto all’Avis dal 1954.

La sezione, nello svolgimento della sua attività, ha ritenuto opportuno allargare il suo orizzonte associativo tenendo particolari contatti con altre sezioni avisine che operano in realtà diverse. Hanno così avuto luogo i prestigiosi gemellaggi con l’Avis di Alghero (1979) e di Sant’Elpidio a Mare (1995) concretizzatisi in diversi scambi culturali e in visite di cortesia in occasione di particolari scadenze associative.

Dal 1989 l’Avis di Vignola,in occasione del 35° di fondazione svolge un’iniziativa particolare nelle locali scuole superiori. Vengono infatti messe in palio alcune borse di studio per gli studenti autori dei migliori elaborati sul tema “Il volontario come impegno civile e segno concreto di solidarietà”. L’esito dell’iniziativa è particolarmente confortante e permette di portare il messaggio associativo in mezzo ai giovani.

Tra gli importanti traguardi raggiunti dalla sezione vi è certamente quello dell’attivazione, all’interno dei suoi locali, dell’attività di plasmaferesi produttiva.

Essendo infatti la sede di Vignola qualificata come “Unità di raccolta”, dall’autunno 1994 è stato possibile attivare questa nuova forma di prelievo alla quale concorrono anche i donatori di tutti i comuni appartenenti al territorio del distretto vignolese. I risultati raggiunti sono di grande rilevanza, nonostante la richiesta sempre crescente.

fotostoricasede

“Storica sede dell’Avis vignolese, in via Ponte Muratori 6”

Dal 2001 al 2008 il presidente dell’associazone è Fausto Berselli, affiancato prima dal vicepresidente Alberto Rosignoli, poi da Federico Donini. Questi anni hanno visto un importante specializzazione dell’associazione, che da semplice associazione di volontariato si è mutata in azienda privata per il servizio pubblico, il pesonale volontario è stato formato, assieme al personale paramedico, fino al raggiungimento dello standard qualitativo che ha fatto di AVIS la mosca bianca fra le associazioni di volontari mondiali.

Alla fine del 2008 la sezione contava 1040 iscritti con 1081 donazioni di sangue intero, 604 di plasma e 22 di piastrine.

Il comprensorio vignolese vede, oltre ai donatori vignolesi, i volontari dei comuni di Solignano, Marano, Savignano, Pavullo, Guiglia, Castelvetro, Castelnuovo, Riolunato, Spilamberto, Montese, Zocca. La coesione delle associazioni locali si sta sempre più consolidando ponendo le basi per un futuro sempre più proficuo.

Il consiglio direttivo attualmente in carica è composto dal presidente Federico Donini, dal vicepresidente Fabio Zanasi, dal segretario Renzo Folloni, dal tesoriere Luca Martinelli e dai consiglieri: Fausto Berselli, Federica Marchese, Luca Burzacchini, Sara Mattioli, Lucia Casula, Stefano Sola, Armando Mercurio, Marzia Gozzoli, Matteo Amidei, Paola Porta, Damiano Bettelli, Luca Giovanelli, Franco Pattarozzi, Matteo Montanari, Stefano Masini, Bartolo Riccardi. Revisori dei conti: Rag. Giorgio Nocetti, Rag. Gaetano Fiorani.
Direttore Sanitario: Dott. Michele Lettini.