Il Sangue: scienza, salute, solidarietà

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E' POSSIBILE DECIDERE A CHI DONARE IL SANGUE?


Quando si può utilizzare l'autodonazione?
Quando si può utilizzare l'autodonazione?
Fig. 47

Chi la può fare?

I pazienti che devono eseguire interventi chirurgici programmati per cui è prevista una consistente perdita di sangue ≥ 20% del volume ematico totale

 

Chi la può richiedere?
Il chirurgo che opererà il paziente

Che cos'è?
L'autodonazione è una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza con una delle seguenti modalità:

  • predeposito
  • recupero perioperatorio
  • emodiluizione normovolemica
 
Quando si può utilizzare l'autodonazione?
Fig. 48

Il metodo più utilizzato è il predeposito.
Il sangue prelevato viene conservato secondo i metodi tradizionali e quindi trasfuso, in caso di necessità.

 
Quando si può utilizzare l'autodonazione?
Fig. 49

Alcuni giorni prima dell'intervento vengono prelevate alcune (di solito 2-3) unità di sangue dal paziente, in fasi successive, a distanza di circa 1 settimana l'una dall'altra, fino a raggiungere la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne l'eventuale utilizzo durante l'intervento operatorio e/o successivamente allo stesso.

 

I principali vantaggi dell'autotrasfusione sono:

  • eliminazione delle reazioni di incompatibilità
  • eliminazione del rischio di trasmissione di malattie infettive
  • riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi, con possibili manifestazioni a distanza
  • risparmio di sangue

Il paziente deve essere informato che le unità predepositate vengono conservate fino a scadenza della componente eritrocitaria (35-42 giorni) e che sono disponibili solo per le sue necessità trasfusionali.
Linee guida Regione Emilia-Romagna: "Sangue autologo e altre strategie alternative all'utilizzo del sangue omologo nel paziente chirurgico" - 31/10/05

 

Fonti immagini
47 - 49 Illustrazioni originali

 
 
 
 
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