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QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE LEGATE AL SANGUE?: Quali sono le principali malattie trasmissibili con il sangue?


La sifilide
La sifilide
Fig. 91

E' conosciuta anche come lue,  è una malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale.

 

È causata da un batterio, il Treponema Pallidum. Il contagio oltre che per via sessuale può estendersi, nella donna gravida con infezione recente, attraverso la placenta al feto. Per i controlli accurati che vengono effettuati prima che il sangue venga trasfuso, sono ormai rarissimi nel mondo i casi di acquisizione della malattia con le trasfusioni.

Da un punto di vista clinico l'evoluzione della malattia è contraddistinta da tre periodi:

Periodo primario
Il periodo primario della sifilide è caratterizzato dalla comparsa del sifiloma e di una linfoadenite satellite. Il sifiloma si presenta come un nodulo indolente di colore rosso-scuro il quale presenta una superficie rosa con un fondo rosso vivo dal quale fuoriesce un essudato sieroso contenente i treponemi. Ha forma tondeggiante od ovalare, margini nettissimi e regolari, bordi dolcemente declinati verso il fondo. Compare nel punto di penetrazione del batterio (in genere attraverso cute o mucose lese od escoriate) tre settimane dopo il contagio. Nel maschio la localizzazione più frequente è al solco balano-prepuziale. Nella donna invece è al collo dell'utero, quindi asintomatica e spesso ignorata. In genere, il sifiloma scompare spontaneamente nel giro di 7-20 giorni. Dopo circa una settimana dalla sua comparsa si sviluppa un'adenopatia satellite locoregionale: i linfonodi aumentano di volume e di consistenza e risultano in genere non dolenti. La diagnosi sospettabile può essere confermata dalla ricerca dei treponemi nell'essudato e dalla positività della sierologia (VDRL, TPHA, FTA-ABS, test ELISA).

Periodo secondario
Il periodo secondario inizia circa sei settimane dopo la scomparsa della lesione primaria. È caratterizzato da un'"eruzione cutanea", dove per eruzione si intende la comparsa di piccole macchie, che si estendono su diverse parti del corpo. Anche queste manifestazioni scompaiono spontaneamente dopo qualche settimana..

Periodo terziario
Durante il periodo terziario, che inizia dopo la regressione della fase secondaria, la sifilide entra in una fase di latenza clinica. La sua durata può essere di qualche anno o indefinita. Al termine di questo periodo di apparente "calma", l'agente infettante si "riattiva" e può causare danni al sistema nervoso centrale, agli occhi, al sistema cardiocircolatorio, al fegato, alle ossa e alle giunture. I danni interni possono manifestarsi anche anni dopo la comparsa dei primi sintomi. A questo punto la sifilide può dirsi entrata a pieno titolo nel terzo stadio, anche se danni neurologici possono manifestarsi già nel corso del periodo secondario. Nel corso di quest'ultima fase il malato perde progressivamente la capacità di controllare i movimenti muscolari, possono verificarsi delle paralisi, confusione mentale, cecità graduale e demenza. Il danno può essere tanto serio da portare alla morte.

Terapia
La terapia è a base di penicillina G; solo nei pazienti allergici a questo farmaco si ricorre ad altri antibiotici a largo spettro come tetracicline, macrolidi e all'eritromicina. La terapia è più efficace se iniziata negli stadi precoci. Oltre a seguire il trattamento farmacologico, il paziente dovrà astenersi dall'avere rapporti sessuali finché non si sia verificata la completa guarigione delle lesioni causate dall'infezione.

Selezione del donatore
In caso di malattia, esclusione permanente dalle donazioni

 

Fonte immagine
91 Illustrazione iriginale

 
 
 
 
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