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I comportamenti a rischio
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MA IL SANGUE E' SICURO?

 
I comportamenti a rischio

Ci sono malattie infettive che possono essere trasmesse attraverso la trasfusione di sangue, di emocomponenti e la somministrazione di emoderivati?

Si, potenzialmente tutti i microrganismi se si vengono a trovare nel torrente circolatorio del donatore (batteriemia, viremia) possono essere trasmessi al paziente attraverso la trasfusione o la somministrazione di emoderivati.
Ecco perché oltre agli esami di validazione previsti dalla legge ad ogni donazione, il donatore deve compilare ogni volta che dona un questionario anamnestico, utile per fare emergere eventuali comportamenti o situazioni di rischio per la trasmissione di malattie infettive. Qui sotto riportiamo i comportamenti e le situazioni di rischio infettivologico:

Esposizione a rischio di contrarre un'infezione trasmissibile con il sangue (AIDS, HCV, HIV): comportamenti, stili di vita.

 
I comportamenti a rischio
Fig. 120

Comportamenti sessuali a rischio
Sospensione di 4 mesi
Sono considerati a rischio quelli avuti con partner:

  • anti-HIV, anti-HCV, HBsAg positivo
  • occasionale
  • sconosciuto
  • tossicodipendente
  • che si prostituisce
  • sottoposto a trasfusione di sangue e/o emoderivati (nei 4 mesi successivi alla trasfusione)
  • sottoposto a trapianto d'organo
  • in terapia dialitica
 
I comportamenti a rischio
Fig. 121

Persone il cui comportamento sessuale le espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue come comportamento abituale determinano esclusione permanente dalla donazione.
Nella valutazione del rischio non viene preso in considerazione l'uso del preservativo, per non entrare troppo nel dettaglio della vita privata del donatore, anche se ne consigliamo fortemente l'utilizzo. Infatti sicuramente il suo uso aumenta notevolmente la sicurezza del rapporto sessuale, ma bisogna vedere quando e come è stato indossato.

 
  • 1 CONTAGIO OGNI 100 RAPPORTI NON PROTETTI (2005)
  • 1 CONTAGIO OGNI 10.000/20.000 RAPPORTI PROTETTI (2005)
 
I comportamenti a rischio
Fig. 122

Convivenze potenzialmente rischiose con persone affette da epatite B
sospensione di 4 mesi dal termine della convivenza; è possibile donare previa vaccinazione e verifica dell'avvenuta immunizzazione.
Il concetto di convivenza deve essere inteso come convivenza sotto lo stesso tetto, quindi valido anche nei casi in cui non esistono rapporti sessuali tra conviventi. Non è prevista dalla normativa la sospensione per convivenza con soggetti affetti da HIV e HCV.

 

Uso e abuso di:

  • alcool: può causare inoltre dipendenza e gravi danni a organi vitali per il buon funzionamento del sistema circolatorio. Un uso moderato non controindica la donazione. E' necessaria la valutazione del medico che deve stabilire se l'entità dell'assunzione controindica o meno la donazione.
 
I comportamenti a rischio
Fig. 123
  • droghe: tutte possono creare gravi complicanze anche se assunte una volta sola.
    E' necessaria la valutazione del medico.
  • sostanze anabolizzanti e dopanti: creano dipendenza e gravi danni all'organismo. La legge prevede la sospensione definitiva del donatore, anche se utilizzate una sola volta
    E' necessaria la valutazione del medico (D.M. 3 marzo 2005).
 
I comportamenti a rischio
Fig. 124
  • tatuaggi: la persona che decide di tatuarsi deve prendere in considerazione possibili effetti collaterali quali il rischio di allergie per l'utilizzo di coloranti come inchiostri da stampante e vernici dell'industria automobilistica, eventuali esiti cicatriziali, linfoadenopatie da pigmenti estranei, granulomi simil-sarcoidei; sarebbe opportuno quindi rivolgersi al proprio medico curante prima di sottoporsi al tatuaggio e verificare con lui i rischi e i benefici
    Sospensione di 4 mesi (D.M. 3 marzo 2005)
  • piercing: possibili effetti collaterali che deve prendere in considerazione la persona che decide di farsi un piercing: rischio di allergie; esiti cicatriziali,; complicanze in circa il 20% dei casi (dermatiti batteriche, emorragie prolungate, possibile lacerazione dei tessuti nel sito di inserzione, degenerazioni delle cartilagini);
    Sospensione di 4 mesi. (D.M. 3 marzo 2005).

Esposizione a rischio di contrarre un'infezione trasmissibile con il sangue (AIDS, HCV, HIV) in ambito sanitario:
Sospensione di 4 mesi; è necessaria sempre valutazione medica per verificare la patologia di base
(D.M. 3 marzo 2005).

 
I comportamenti a rischio
Fig. 125
  • Interventi chirurgici
  • endoscopie con strumenti flessibili come ad esempio l'esofagogastroscopia, la rettocolonscopia, la cistoscopia, perché non è possibile sterilizzarli in autoclave. Sono infatti sterilizzati "a freddo", cioè immersi in un liquido di sterilizzazione per un tempo sufficientemente lungo da garantire la completa eliminazione dei microrganismi. In Italia non è stato dimostrato nessun caso di trasmissione di HCV attraverso l'utilizzo di un endoscopio fra un paziente e l'altro, mentre a livello internazionale si.
 
I comportamenti a rischio
Fig. 126
  • trasfusioni di emocomponenti: globuli rossi, plasma o piastrine
  • somministrazione di emoderivati come ad esempio la sieroprofilassi antitetanica, fatta ad un paziente che si è recato in pronto soccorso per medicare una ferita, privo della copertura antitetanica
  • occasioni di contagio col sangue, come ad esempio spruzzo delle mucose (occhi, naso e bocca) con sangue o lesioni da ago
  • agopuntura se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta.

Esposizione a rischio di contrarre un'infezione trasmissibile con il sangue (altre infezioni batteriche, virali):

 
I comportamenti a rischio
Figg. 127, 128
  • patologie infettive comprese quelle "banali" tipo gastroenteriti, cistiti sindromi influenzali, febbri>38°
    Sospensione di 15 giorni dalla guarigione. (DM 3 marzo 2005)
  • convivenza con persone affette da una malattia infettiva, come ad esempio influenza, le malattie esantematiche, eccetera.
    Sospensione di 15 giorni dalla guarigione del familiare; si tratta di malattie infettive con un'incubazione estremamente breve, lo scopo della sospensione è fare superare al donatore il periodo di incubazione
  • interventi chirurgici minori, ambulatoriali, compresi quelli odontoiatrici (devitalizzazioni, estrazioni dentali):
    Sospensione di 7 giorni dalla guarigione (D.M. 3 marzo 2005).
  • Cure odontoiatriche di minore entità compresi i lavori di protesi e l'ortodonzia eseguiti dal dentista e la seduta di igiene eseguita dall'odontoigienista
    Sospensione di 48 ore (D.M. 3 marzo 2005).
    Nel caso in cui l'operatore non sia autorizzato o non abbia i titoli (abusivo) è prevista una sospensione di 4 mesi.
  • vaccinazioni e profilassi con vaccini fatti con virus o batteri vivi attenuati.
    Sospensione di 4 settimane (D.M. 3 marzo 2005).

La giustificazione di tali provvedimenti (nel D.M. 3 marzo 2005 allegato 4) è da ricercarsi nel fatto che gli esempi sopracitati possono determinare un passaggio di microrganismi nel sangue del donatore (batteriemia e viremia). Questi germi possono "entrare " nella unità donata e proliferare, causando un'infezione gravissima, spesso mortale, direttamente nel sangue del paziente trasfuso, cioè una setticemia

 
I comportamenti a rischio
Fig. 129

Altri fattori di rischio sono rappresentati da infezioni trasmissibili con il sangue tramite vettori (zanzare, zecche, pappataci, eccetera), come ad esempio:

  • malaria
  • morbo di Chagas
  • leishmaniosi
  • filariosi
  • oncocerchiasi
  • chikungunya
  • dengue
  • febbre gialla
  • rickettsiosi
  • malattia di Lyme
  • West Nilo Virus

In questo caso l'unità da trasfondere si può considerare come un enorme vettore nel trasmettere una di queste malattie infettive da un donatore portatore del microrganismo al paziente, con conseguenze spesso gravissime per quest'ultimo. Infatti la gravità della malattia infettiva trasmessa è proporzionale alla quantità di microrganismi che il vettore è in grado di trasportare.

 
I comportamenti a rischio
Fig. 130

Fattore di rischio è considerato anche il recarsi in zone dove queste infezioni sono più comuni (endemiche), di conseguenza a seguito di viaggi o soggiorni in certi Paesi, si può essere sospesi dalla donazione:

 
  • 1 mese in caso di soggiorno in paese extraeuropeo a basso rischio, anche tropicale come ad esempio gli Stati Uniti, il Canada
  • 3 mesi in caso di soggiorno in paese tropicale ad alto rischio (D.M. 3 marzo 2005)
  • 6 mesi da tutte le donazioni per uso clinico (si può donare solo plasma all'industria per produrre farmaci plasmaderivati salvavita, infatti viene sottoposto ad un trattamento antimicrobico che ne azzera il rischio infettivo) in caso di soggiorno in zona malarica;
 

Fattore di rischio legato alla possibile trasmissione di prioni ( o Encefalopatia Spongiforme Trasmissibile - TSE o nuova variante del morbo di Creutzfeld - Jakob)

 
I comportamenti a rischio
Figg. 131, 132
  • A livello internazionale è considerato un fattore di rischio per la trasmissione della malattia da prioni, il soggiorno nel regno Unito per almeno 6 mesi anche non consecutivi, dal 1980 al 1996. In quel periodo l'utilizzo di farine di origine animale per nutrire i bovini ha esposto al rischio morbo della mucca pazza tutta la popolazione residente . Si tratta di una malattia di cui non si conosce 'la lunghezza esatta del periodo d'incubazione, potrebbe essere anni o decenni, inoltre non esistono ancora test di facile utilizzo in grado di dimostrarne la presenza nell'organismo.
 
  • Sono considerate a rischio le persone che sono state sottoposte al trapianto della cornea e/o della dura madre e/o che in passato (fino al 1985) sono stati curate con medicinali estratti da ghiandola pituitaria umana, come ad esempio, chi nell'età dello sviluppo, ha sofferto di nanismo ipofisario.
  • anche i donatori che hanno ricevuto trasfusioni nel Regno Unito dopo il 1980.
  • E chi in famiglia riferisce casi di malattia di Creutzfeldt Jacob, di insonnia familiare mortale, di demenza, di encefalopatie spongiformi. Si tratta di malattie neurologiche molto rare, che colpiscono persone relativamente giovani, fra i 30 e i 60 anni, Sono caratterizzate da una progressiva demenza, con rapida evoluzione, fino alla morte che sopraggiunge dopo pochi mesi, al massimo 1-2 anni dall'inizio dei sintomi.

In tutti questi casi la sospensione dalla donazioni è definitiva (DM 3 marzo 2005).

 

Fonti immagini
120 - 122  illustrazioni originali
123 da it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Cocaina_lines_2.jpg di pubblico dominio
124 - 128 illustrazioni originali
129 da it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Aedes_aegypti_biting_human.jpg di pubblico dominio
130 - 133 illustrazioni originali

 
 
 
 
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