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A PROPOSITO DEL SANGUE: Come è fatto il sangue?


I globuli bianchi
In giallo globuli bianchi al microscopio elettronico a scansione (SEM)
Fig. 15 In giallo globuli bianchi al microscopio elettronico a scansione (SEM)

I globuli bianchi o leucociti, un esercito sempre pronto a difendere l'organismo da tutto ciò che il nostro corpo non riconosce come proprio e che, superando le barriere della pelle e delle mucose, riesce a entrare e a scatenare i meccanismi di difesa. Osservati per la prima volta dal biologo emiliano Spallanzani nel 1768, sono cellule più grandi dei globuli rossi, sono dotati di nucleo con forme del tutto caratteristiche e sono mobili infatti si spostano emettendo prolungamenti e svolgendo la loro azione al di fuori del torrente circolatorio direttamente nei tessuti invasi da agenti estranei (antigeni) dove giungono richiamati da segnali chimici (chemiotassi). In caso di infezione il loro numero aumenta significativamente.

 
Formula leucocitaria: conteggio dei 5 tipi di globuli bianchi espresso come rapporti percentuali nel sangue

Formula leucocitaria: conteggio dei 5 tipi di globuli bianchi espresso come rapporti percentuali nel sangue
I globuli bianchi vengono distinti in GRANULOCITI, LINFOCITI e MONOCITI.
I granulociti contengono granuli ben visibili nel citoplasma se osservati con il microscopio ottico e vengono ulteriormente divisi a seconda della colorazione dei granuli in neutrofili, basofili ed eosinofili, ben riconoscibili anche per la forma del nucleo.

 
Granulociti neutrofili, eosinofili e basofili al microscopio ottico circondati da globuli rossi
Fig. 16 Granulociti neutrofili, eosinofili e basofili al microscopio ottico circondati da globuli rossi
 
Linfociti al microscopio ottico ed elettronico
Figg. 17, 18 Linfociti al microscopio ottico ed elettronico

I linfociti, dotati di un nucleo relativamente grande che occupa gran parte del volume cellulare, stazionano e si moltiplicano negli organi linfatici - linfonodi, timo e milza - e sono responsabili della risposta immunitaria specifica; alcuni agiscono legandosi direttamente all'aggressore uccidendolo (linfociti T), altri fabbricano anticorpi su misura per ogni tipo di antigene (linfociti B) con un ritmo impressionante di oltre 2000 anticorpi specifici al secondo, altri ancora vivono molto a lungo conservando la memoria degli aggressori combattuti e garantendo una risposta più rapida ed efficace nel caso di un secondo attacco ad opera dello stesso agente estraneo.
Sfruttando i linfociti della memoria prodotti con le vaccinazioni, è possibile acquisire l'immunità rispetto a microrganismi indeboliti introdotti nel nostro corpo artificialmente.

 
I monociti
Fig. 19

I monociti, i globuli bianchi più voluminosi, diventano macrofagi quando migrano in risposta a segnali chimici nei tessuti dove inglobano le particelle estranee avvolgendole con i loro prolungamenti e digerendole (fagocitosi). Sono "spazzini" molto efficienti e di maggiore durata rispetto ai neutrofili, che accorrono in gran numero durante la risposta infiammatoria, ma hanno vita più breve.

 

Fonti immagini
15 dal libro "Il sangue e la vita - tra mito e scienza" di proprietà di AVIS
16, 17 da www.funsci.com/fun3_it/sangue/sangue.htm su autorizzazione dell'intestatario Giorgio Carboni
18 da it.encarta.msn.com/media_461519550_221500835_-1_1 Globuli_bianchi_linfocita_T.html per Licenza Microsoft di Avis Regionale Emilia-Romagna
19 dal libro AVIS "Il sangue e la vita - tra mito e scienza"

 
 
 
 
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